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Manoscritti

Gli originali (26 righe di 50 battute, per complessive 1230 parole circa in ogni cartella, con un margine ai lati del foglio di 2,5 cm da ogni parte) vanno inviati tramite E-mail.

Le pagine saranno numerate progressivamente. Dovranno essere accompagnati da una lettera che confermi esplicitamente che lo scritto è inedito, che non sarà successivamente pubblicato altrove, che dichiari la cessione alla Casa Editrice della proprietà letteraria del lavoro da parte degli Autori e che suggerisca la rubrica cui l'Autore vorrebbe destinare il lavoro.

Nella prima pagina saranno indicati: il titolo, il nome (per esteso) e il cognome degli Autori, l'Istituto di appartenenza, le parole chiave secondo l'Index Medicus, l'indirizzo, il telefono e il fax dell'Autore al quale inviare eventuali comunicazioni, bozze ed estratti, il titolo corrente (massimo 40 caratteri). Nella seconda pagina dovrà essere riportato il riassunto in italiano con le parole chiave. Per gli editoriali non è necessario il riassunto. La terza pagina dovrà contenere il riassunto e le parole chiave in inglese (SUMMARY e KEY WORDS).

I simboli delle unità di misura saranno quelli adottati per convenzione internazionale (Sistema Internazionale: SI). Le abbreviazioni e sigle utilizzate dovranno essere precedute dalla denominazione per intero la prima volta che appaiono nel testo. Eventuali ringraziamenti saranno posti alla fine dell'articolo, prima delle bibliografie.


Figure e tabelle

Dovranno essere allegate in un file a parte (ossia non inserite all’interno del testo) con la numerazione progressiva (le tabelle in numeri romani, le figure in numeri arabi), la didascalia, le eventuali legende. Per ogni tabella e/o figura dovrà essere inserito chiaramente il richiamo all’interno del testo.


Bibliografia

I riferimenti bibliografici costituiscono una parte importantissima dei lavori di letteratura biomedica. Grazie ad essi, potrete fornire un autorevole accreditamento alle vostre argomentazioni, indicare linee di approfondimento, segnalare i più importanti testi in materia. Affinché questi riferimenti siano agevolmente utilizzabili dovranno essere organizzati in modo coerente e completo. Di seguito forniamo alcuni esempi di bibliografie scritte secondo le norme indicate dall'Index Medicus e ratificate per la prima volta a Vancouver nel 1979 dai direttori di alcune tra le più importanti riviste biomediche internazionali.

Se deciderete di rispettare queste norme, le caratteristiche più importanti dei vostri riferimenti bibliografici dovranno essere:

  • Le voci vanno numerate (numeri arabi) progressivamente all’interno del testo e riportate nello stesso ordine in bibliografia.
  • Iniziali dei nomi degli autori senza punto, inserite dopo il cognome.
    Abbreviazioni delle testate delle riviste, quando devono essere abbreviate, senza punto.
  • Titolo del volume o dell'articolo in tondo, mai in corsivo.
  • Iniziale maiuscola solo per la prima parola del titolo del lavoro.
  • Numeri di pagina senza ripetizione delle centinaia o delle decine se queste non variano (es: 312-5 e non 312-315; 645-62 e non 645-662).

I titoli delle riviste vanno abbreviati secondo lo stile adottato dall'Index Medicus; la List of the Journals Indexed è pubblicata annualmente nel numero di gennaio dell'Index Medicus.

Le relazioni inedite, gli estratti, le comunicazioni personali, sono riferimenti bibliografici da evitare, a meno che non si tratti di comunicazioni scritte che in tal caso possono essere menzionate tra parentesi. I manoscritti in corso di pubblicazione possono essere inclusi, purché il titolo venga seguito dalla dicitura «in stampa». È importante infine che riscontriate attentamente i riferimenti bibliografici con i documenti dai quali essi sono tratti.

Riferimenti bibliografici relativi a riviste

  1. Articoli di riviste. Gli autori vanno citati tutti, quando sono sei o meno di sei; quando sono sette o più, basterà citare solo i primi tre e aggiungere et al.: Wilson WH. Additium of lithium to haloperidol in non-affective, antipsychotic non-responsive schizophrenia: a double blind, placebo controlled, parallel design clinical trial. Psychopharmacology 1993; 111: 359-66.
  2. Lavori scritti da un gruppo di autori. Depression Guideline Panel. Clinical practice guideline. Depression in primary care. Vol. 1. Detection and diagnosis. Rockville: US Department of Health and Human Services, Public Health Service, Agency for Health Care Policy and Research. AHCPR Publication No. 93-0550, 1993.
  3. Articoli senza autore. Anonimo. Epidemiology for primary health care. Int J Epidemiol 1976; 5: 224-5.
  4. Supplementi. Gardos G, Cole JO, Haskell D, Marby D, Paine SS, Moore P. The natural history of tardive dyskinesia. J Clin Psychopharmacol 1988; 8 (4 Suppl): 31S-37S.
  5. Periodici con pagine numerate per ciascun fascicolo e non progressive per annata. Eliel EL. Stereochemistry since Le Bel and van't Hoff: part 11. Chemistry 1976; 49 (3): 8-13.

Riferimenti bibliografici relativi a volumi e monografie

  1. Autori singoli. Appleton WS, Davis JM. Practical clinical psychopharmacology. 2nd ed. Baltimore: Williams & Wilkins; 1980 [CBE consiglia di aggiungere anche il numero complessivo delle pagine del volume].
  2. Quando l'autore del brano è anche il curatore o il compilatore del testo. Gossel TA, Bricker JD. Principles of clinical toxicology. New York: Raven Press; 1984. Alcohols, glycols, and aldehydes-, p 59-76.
  3. Capitolo di un volume. Davis JM. Antipsychotie drugs. In: Kaplan HI, Freedman AM, Sadock BJ, eds. Comprehensive textbook of Psychiatry. Baltimore: Williams & Wilkins; 1980: p 2257-89.
  4. Bibliografia tratta da un congresso. Viviani VL, ed. Child abuse and neglect: a medical community response. 1st AMA national conference on child abuse and neglect; 1984 March 30-31, Chicago. Chicago: American Medical Association; 1985. 256 p.
  5. Monografia tratta da una collana. Pickar D, Oweii RR, Litman RE. New developments in the pharmacotherapy of schizophrenia. In: Tasman A, Goldfinger SM, eds. Review of Psychiatry; vol. 10. Washington: American Psychiatric Press; 1991.