Prefazione

Alberto siracusano, cinzia niolu

Cattedra di Psichiatria, Dipartimento di Medicina dei Sistemi, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

In questo numero, dedicato alle questioni controverse in psicosessuologia, gli autori affrontano alcune nuove tematiche, tra le più dibattute in questo campo, che al momento attuale suscitano dibattiti accesi e riflessioni spesso contrastanti tra le varie posizioni nel panorama scientifico, clinico e di ricerca.

Un primo tema riguarda l’impatto delle tecnologie digitali sulla sessualità: gli Autori analizzano le nuove forme di interazione e rappresentazione, veicolate dai device digitali, descrivendo le particolarità che le nuove tecnologie possono fare assumere alle relazioni interpersonali e alla sessualità. La sessualità digitale viene definita una “mutazione antropologica, che ridefinisce il desiderio, l’immaginario e il corpo”, dove i confini, difficili da tracciare, tra reale e virtuale, pongono nuovi interrogativi sulla autenticità delle relazioni.

Il tema della sessualità negli adolescenti interessa contemporaneamente l’area della nascente definizione del sé e della propria identità, anche sessuale, in questa fase della vita, e quella delle relazioni con l’altro, in un momento storico in cui assistiamo a cambiamenti profondi dei modelli educativi, di relazione e comunicazione, e in cui i ragazzi appaiono molto fragili e in difficoltà nell’impegnarsi in una relazione intima con l’altro. Si tratta di un compito evolutivo molto complesso, in cui entrano in gioco fattori diversi, fisici, psicologici, educativi, relazionali, socio-culturali. Il fatto di essere esposti a informazioni spesso contrastanti e a falsi miti di successo può indurre ansie da prestazione e difficoltà relazionali. Gli autori analizzano il ruolo della psicoterapia in questa complessa fase di transizione dall’età evolutiva all’età adulta, fondamentale laddove si ravvisi l’insorgenza di distress o patologia.

Il tema della connessione tra disturbi dello spettro autistico e disforia di genere, anch’esso molto complesso e controverso, sta emergendo con sempre maggiore evidenza nel panorama scientifico attuale, in considerazione del fatto che le persone con autismo mostrano una alta prevalenza di disforia di genere. Le Autrici sottolineano come, nonostante le evidenze epidemiologiche, i meccanismi alla base di questa intersezione non sono ancora chiari, e come sia necessario approfondire ed ampliare la ricerca sul campo, per poter sviluppare approcci diagnostici e terapeutici adeguati.

Tutti i temi trattati in questo numero, oltre a rappresentare, sotto diversi aspetti, questioni controverse, spingono a riflettere su come la psicossessuologia sia un campo strettamente connesso con lo sviluppo dell’identità, personale e relazionale, e, in quanto tale, profondamente radicato nella storia personale, familiare, culturale e sociale egli individui.

La società in rapido cambiamento propone modelli in altrettanto rapida modificazione, e compiti evolutivi di adattamento che spesso, proprio a causa del mutamento repentino di scenario, non riescono, o riescono in forme a cui, come professionisti della salute mentale, non siamo ancora in grado di dare delle risposte adeguate. Nostro compito, in quanto accademici, ricercatori e clinici, è di mantenere sempre un approccio scientifico rigoroso e indipendente alla ricerca, un ascolto attento alla persona nella sua interezza, e formare nuovi professionisti che siano in grado di fronteggiare il nuovo, auspicabilmente sempre più con un approccio multidisciplinare, di “One Mental Health”.